Scuolanext

Il mio primo Open Day del Liceo Internazionale Quadriennale

Venerdì 16 Ottobre, ho svolto il mio primo Open Day con le famiglie – genitori e figli – interessate al nostro Liceo Internazionale Quadriennale.

Come sempre, un pò della sana apprensione che accompagna gli esordi (anche se di open day ne ho condotti già tanti, ma con un altro pubblico) non è mancata nemmeno questa volta.

Era la prima volta che incontravo genitori e ragazzi che si apprestano a scegliere la scuola superiore di II grado; alla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici, ho incontrato centinaia di matricole con le loro famiglie, ma erano matricole universitarie: 18-19 anni contro 13-14 anni e non è esattamente la stessa cosa…

Ripensandoci dopo qualche giorno devo ammettere che è stata un’esperienza particolarmente stimolante.

Trasmettere le nostre idee, le nostre metodologie e soprattutto i nostri obiettivi a genitori e figli attenti, curiosi di capire come sia possibile diplomarsi in quattro anni e interessati a valutare metodi e strumenti da utilizzare per raggiungere gli obiettivi di apprendimento e poi il diploma non è stato affatto facile, sempreché ci sia riuscita.

Non solo gli operatori del mondo della scuola, ma anche le famiglie che, in quel mondo si trovano a vivere per diversi anni, faticano a pensare, a visualizzare percorsi formativi diversi dal "solito" e non è facile far loro immaginare una scuola che ricerca una strada nuova ed, in alcuni tratti, lontana da quella conosciuta.

E' stato molto interessante vedere i genitori da un lato motivati ad offrire ai propri figli un formazione moderna ed innovativa e contemporaneamente dall'altro insicuri, quasi impauriti, non tanto dalle novità proposte dalla scuola ma dai classici: "riuscirà a fare tutte queste cose? potrà conciliare l'impegno scolastico con le altre attività? non sarà troppo faticoso?

Ho condiviso con loro il fatto che i ragazzi hanno bisogno di stimoli e di interessi, hanno bisogno di impegnarsi e contemporaneamente hanno bisogno, per il loro futuro professionale e lavorativo, di imparare ad organizzare ed a gestire il loro tempo e le loro stesse energie. Probabilmente è proprio su questo che in Italia il sistema scolastico è rimasto attardato rispetto ad altri paesi; queste difficoltà dei nostri ragazzi nascono alle scuole superiori e poi rischiano di diventare critiche all'università, dove la capacità di organizzare e programmare attività e studio fa la differenza tra laurearsi in 4 anni oppure in 7-8...

Ho apprezzato molto il coinvolgimento delle famiglie che si è manifestato attraverso domande via via sempre più concrete e precise, non solo relativamente alla formazione che vogliamo dare in classe, ma anche all’attenzione che porgiamo all’orientamento futuro (intendo post liceale) dei nostri studenti e allo sviluppo dei loro skills.

Questa prima serata, cui ne seguiranno diverse altre, non ha fatto che confermarmi la necessità e l'utilità di questo nostro progetto; lo vogliamo volutamente concreto, capace di rispondere ai dubbi che i ragazzi e le loro famiglie possono avere in un momento in cui le scelte che si apprestano a fare influenzeranno e determineranno una buona parte del futuro di ciascuno.

Ci sono scelte che fanno la differenza e di questo sono sempre più convinta.

Prof.ssa Anne Bourgeais