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"Un cervello, due lingue, tanti vantaggi" - Dott.ssa Elisa Baroni

Bilinguismo tanti vantaggi

"Più di metà della popolazione mondiale è bilingue: in molte parti del mondo è perfettamente normale crescere plurilingue, e semmai è il monolinguismo a rappresentare l'eccezione.

Tuttavia il bilinguismo viene ancora considerato fuori dalla norma nella nostra società ed è spesso circondato da disinformazione e pregiudizi.

Molti genitori, desiderosi di crescere figli bilingue, me compresa, si sono sentiti dire da conoscenti o parenti, almeno una volta nel proprio percorso di bilinguismo, che l'esposizione a più lingue causa ritardi nello sviluppo del linguaggio o che bisogna aspettare che la prima lingua si sia stabilizzata per introdurre una seconda.

Niente di più sbagliato!

Le recenti ricerche nel campo delle neuroscienze non solo hanno sfatato i pregiudizi negativi sul bilinguismo, ma hanno anche dimostrato che crescere con due lingue comporta benefici molto più profondi e duraturi della "sola" conoscenza di due lingue.

Accanto a vantaggi sociali ben noti come maggiori opportunità nel mercato del lavoro, l'accesso a due culture e una maggiore tolleranza verso gli altri popoli, il bilinguismo comporta notevoli benefici cognitivi che si riflettono sul modo di pensare e di agire in contesti diversi.

Notevoli benefici cognitivi

Per comprendere questi meccanismi che si verificano nell'individuo bilingue, bisogna partire dal presupposto che il cervello è perfettamente in grado di gestire due o più lingue simultaneamente e senza alcuno sforzo sin dalla nascita. I bambini, infatti, imparano a parlare qualsiasi lingua o combinazione di lingue come imparano a camminare o ad andare in bicicletta.

Durante la prima infanzia, specialmente nella fascia 0-3 anni, i bambini sono "geni per le lingue" perché il loro cervello è nel periodo della massima ricettività nei confronti del linguaggio, passata questa fase c'è un declino lento, ma sistematico. Il motivo di questa "apertura celestiale" della finestra linguistica nella prima infanzia è chiaro: il cervello del bambino è programmato per imparare a parlare in questo lasso temporale. Viene da sé che il momento migliore per introdurre una seconda lingua sia sin dalla nascita, perché sussistono tre fattori fondamentali: massima plasticità cerebrale, massima plasticità fonica, spiccata capacità imitativa.

In questo periodo il bilinguismo si verifica spontaneamente se il bambino ha abbastanza opportunità di sentire le lingue e una sufficiente motivazione ad usarle.

Fino a 7 anni il bambino ha una buona predisposizione, dopo questa età cominciano le prime difficoltà, ma nulla è perduto.

Tipologie di Bilinguismo

Esistono vari tipi di bilinguismo e tutti portano benefici, solo che maggiore è l'età in cui si verifica e più complesso sarà raggiungere un buon livello.

L'esperienza di gestire due lingue sin dalla prima infanzia si riflette in una serie di benefici linguistici e non. Il primo fra tutti è la facilità nell'acquisizione di una terza o quarta lingua, personalmente lo osservo ogni giorno come genitore di una figlia adolescente alle prese con la quarta lingua straniera e anche come insegnante.

Un altro effetto è la maggiore conoscenza spontanea della struttura del linguaggio: i genitori di bambini bilingue hanno l'opportunità di osservare come essi giochino con le lingue divertendosi a mescolare codici e accenti. Inoltre i bambini bilingui imparano a leggere prima dei monolingui: questa abilità di lettura precoce deriva dal fatto che i bilingui sono facilitati nel riconoscimento del sistema di corrispondenza tra lettera della lingua scritta e suoni della lingua parlata.

Un altro beneficio poco noto del bilinguismo è una maggiore e più precoce consapevolezza che altre persone possono vedere le cose da una prospettiva diversa: il vantaggio è legato alla pratica costante del bilingue di scegliere quale lingua usare in base all'interlocutore.

La ricerca nel campo delle neuroscienze ha inoltre rilevato che i bilingui sono avvantaggiati nel passaggio rapido da un compito all'altro e nelle attività che richiedono attenzione e controllo esecutivo, in quanto, l'esperienza di avere sempre attive nella mente due lingue ed inibirne una a seconda dei contesti linguistici in cui ci si trova, potenzia l'abilità di eseguire più compiti cognitivi simultaneamente o in rapida esecuzione.

Questo breve riassunto delle scoperte delle neuroscienze ci dimostra che il bilinguismo infantile, ben lontano dal provocare danni, può al contrario apportare notevoli benefici che dureranno per tutta la vita rallentando anche il decadimento senile, specialmente se il bambino è esposto sin dalla nascita e la condizione di bilinguismo viene mantenuta.

Offrire opportunità ai nostri figli

Vi chiederete come offrire questa opportunità ai vostri figli: la chiave di volta sta nel fornire abbastanza input in entrambe le lingue e favorire la motivazione del bambino a parlarle in contesti naturali e spontanei. Come? Con tanta costanza: a casa con supporti audio e video, iscrivendoli in una scuola dove per almeno il 50% del tempo si parli inglese, con corsi di lingue basati sul metodo glottodidattico, viaggiando, frequentando famiglie straniere. Questi solo alcuni esempi.

Il mio consiglio? Non aspettate, fate questo dono ai vostri figli ora. Un giorno non lontano comprenderanno la vostra scelta e vi diranno grazie, come è successo a me.

Per approfondimenti vi invito a ascoltare questo intervento con sottotitoli in italiano di Patricia Kuhl, esperta di scienze de linguaggio e vincitrice di numerosi award dalle più prestigiose università degli Stati Uniti per le sue ricerche nel campo della neuropsicologia."

Stai pensando ad un percorso Bilingue per tuo figlio? Presso le nostre Scuole, sia alla Scuola dell'Infanzia Bilingual Immersion, sia alla Scuola primaria English Primary School, il programma prevede il 50%  delle attività in inglese con insegnante madrelingua e il 50% in italiano, requisito fondamentale per sviluppare il bilinguismo nel bambino.

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